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G20S … durante l’epidemia (ma non è colpa di nessuno).

10:54:43 AM mercoledi 22 aprile 2020

Ricordate?
G20S (G20 Spiagge) a Castiglione, ultimi giorni dell’estate 2019, abbiamo dedicato vari post dal 7 al 15 settembre scorsi ed oggi arriva il rapporto finale.

Trovate il documento qui
Sindaco ed assessora fanno bene a seguire l’argomento, il calo degl’incassi da turismo è uno dei punti dolenti – forse “IL” punto dolente dei comuni balneari, si veda il filmato postato su FB.
E’ positiva la nuova attenzione che negli ultimi anni il Comune dedica al turismo, ma il dopo Covid fa ripartire tutti da zero: possiamo perdere posizioni come guadagnarle, per questo va intensificata – ma anche innovata – la collaborazione pubblico privato, fra capoluogo e Punta Ala, fra tutte le componenti di Punta Ala, nessuna esclusa.
Cominciando dall’uso costante dei videocollegamenti per tutti gl’incontri, e dalla loro gestione efficiente anche nel prima e dopo incontro.

Durante l’epidemia … dopo Covid quale turismo?

lunedi 20 aprile 2020, H 9:45

Entrando in questa settimana, saremmo stati alla vigilia del ponte di fine aprile ed invece Covid ha bastonato anche il turismo, la botta è evidente e Punta Ala aspetta ospiti a braccia aperte.
Ricordo l’invito per un laboratorio in teleconferenza, è per dopodomani mercoledi, due colpi in uno: vediamo come potrebbe essere un ipotetico comune di domani e contemporaneamente prendiamo ancor più confidenza con le piattaforme digitali.
Non stanno meglio di Punta Ala le altre mete turistiche. Da Sanremo si scrive che i numeri della stagione saranno quelli degli anni 60 ed il responsabile turismo di Confcommercio chiede contributi a fondo perduto.
Brava a guardare al futuro la provincia di Trentoci troveremo ad affrontare realtà completamente diverse, sono necessari nuovi mezzi e strumenti. Non basterà puntare sulla sola promozione ma bisognerà dare maggiore importanza alla qualità dell’accoglienza.
Coi piedi in terra anche la Romagna: pensa al turismo di prossimità ed alle seconde case. Il primo non è la nostra carta vincente … la Maremma è lontana ma è piena di seconde case e la nuova situazione è l’occasione per creare relazioni, accoglienza, servizi e sorrisi. Lo scrive uno che sorride poco e che ha sempre vissuto e lavorato in Maremma con un’esperienza di qualche anno in Trentino: non è solo maremmana la tendenza a considerare il turista un intruso od un portafoglio da cui attingere, vediamolo come un ospite cui dare servizi che contribuiscono al nostro benessere.
Ragioniamo sui numeri che sono impliciti nel grafico de Le stagioni dei turismi italiani  pensiamo alla nostra Punta Ala e cerchiamo di attrarre più ospiti lontano dal picco di ferragosto (cominciamo con questa stagione 2020?), abbiamo molto da offrire, è importante e positivo il coro #puntaalaviaspetta, bravi gli amici che hanno messo insieme un buon numero di operatori !!! Partiamo da qui per costruire il sistema Punta Ala, per una migliore accoglienza dopo Covid ricordiamo la qualità della connessione: come siamo messi con la copertura Internet? domanda Francesco Nardi. Siamo messi male, ma per risolvere il problema non basta lamentarsi.
Neppure credo basti #puntaalaviaspetta ma è un ottimo punto di partenza per far gruppo, come chiesto da sempre, io auguriamo che basti, sta a noi tutti evitare che il dopo Covid segni il declino definitivo ma invece diventi il punto di ripartenza.
Intanto impegniamoci per
* copertura internet ottima e dappertutto (chi giocherebbe a tennis con mezzo campo buono e mezzo pieno di buche? Non è facile avere la copertura che serve ma se facciamo sistema possiamo riuscirci);
* raccogliere i dati, i numeri dell’ospitalità di Punta Ala (il costo è minimo, dipende da noi).
Se vogliamo che Punta Ala torni e rimanga un luogo di eccellenza saranno sempre più indispensabili internet e i dati, cioè numeri statistici: nel mondo digitale del dopo Covid la prima è l’autostrada e i secondi sono la benzina.
A proposito di turismo, e con  attenzione al dopo Covid, la pagina dedicata a risorse in rete è stata aggiornata con segnalazioni specifiche su webinar (seminari web) dedicati al turismo: chi la visita troverà qualcosa di utile.

Seminare a Punta Ala.

sabato 15 febbraio 2020 – H 13,50
Confronto animato su Facebook, prende spunto dal post “I 350 giorni che mancano a Punta Ala“.
Un problema è la concorrenza interna a Punta Ala, ma il problema vero è portare ospiti a Punta Ala fuori stagione, aumentare i giorni di ospitalità continuando a custodire Punta Ala secondo la sua vocazione: se sbagliamo in questo ci perdiamo il nostro vantaggio competitivo.
Da seguire con attenzione il progetto che ha annunciato Francesco Nardi, lo sport per rilanciare Punta Ala.
Nel rilancio c’è da considerare anche il cosiddetto lock in, la tendenza a legare il cliente in esclusiva coccolandolo con l’offerta di servizi complementari, ad esempio il bar che offre la lettura del quotidiano, lo stabilimento che offre anche bar e ristoranzione, l’albergo con piscina e spa: l’esclusività del lock in è una delle tante scommesse che fanno parte della “scommessona” che è il rilancio di Punta Ala.
E’ importante l’attrattività di un esercizio: è legata solamente alle capacità dell’imprenditore? Conta anche il contesto? Per chiarire: campo golf, Gallia palace, campo polo, porto … traggono vantaggio dall’essere a Punta Ala oppure no? Se no: diamoci pace, io per primo. Se invece conta anche il contesto, ripeto l’invito: costruiamo il sistema Punta Ala.
A Punta Ala spesso mancano le competenze – scrive Francesco Nardi -, quali competenze mancano? Replica Bernardo Como (ristorante Bernardo).
Poco prima Francesca Lopez (Arli Hotel) aveva lamentato mancanza di collaborazione.
La vivacità di questi scambi conferma che quando si toccano gl’interessi economici c’è poco spazio per la teoria, eppure da tre anni ‘sta zecca di associazione – ovviamente mi riferisco a Comunità di Punta Ala – propone di rilanciare Punta Ala, cominciando a costruirne il sistema che manca da circa mezzo secolo, da quando ” la società ” ha cominciato ad ammainare le vele man mano che finivano le sue scorte, i terreni edificabili da vendere.
Poco importa se il sistema Punta Ala nascerà nella nostra associazione od altrove, l’importante è che nasca.
E’ difficile seminare Punta Ala, Punta Ala quale destinazione, non la singola attività. Qualche esempio.
Grazie ad un suggerimento amico, nell’estate 2018 abbiamo cercato di realizzare al campo polo un concerto importante, di quelli destinati al pubblico giovanile: grazie all’amico il costo era invogliante, 5 mila euro, circa 500 per ognuno degli stabilimenti balneari immediatamente a confine, questa fu la proposta ma il concerto non si è fatto …  
Altro esempio: per mancanza di collaborazione siamo costretti a rinunciare ad un piccolo vivaio per riforestazione, progetto piccolo ma dimostrativo per attarre attenzioni più ampie.
… per fare l’albero ci vuole il seme … scriveva Gianni Rodari per la musica di Sergio Endrigo e Luis Bacalov.
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Una volta manca il campo, altra volta manca il seme, si trovano campo e seme ma il seminatore ha altro da fare, oppure non c’è l’acqua, insomma … manca sempre un centesimo per fare un euro.
… lo sport (scrive Francesco Nardi, esemplificando ciclismo nuoto ecc), la musica e la cultura con i suoi eventi possono creare un giro di presenze almeno per 8/9mesi a l’anno …
Comunità di Punta Ala ci sta provando da tre anni. Nessuno dei protagonisti di FB si è associato, difetto nostro per non essere stati abbastanza bravi a convincerli, importante è che qualcuno riesca a costruire il sistema senza il quale Punta Ala non si rilancia.
Ripeto una proposta finora rimasta senza neppure una risposta, è il terzo esempio delle difficoltà di far crescere a Punta Ala la pianta collaborazione: raccogliere i numeri delle “presenze” a Punta Ala, cominciare a costruire il data base numerico dedicato a Punta Ala. La proposta è a costo zero, per ogni imprenditore richiede una decina di minuti settimanali … Comunità è a disposizione per dare una mano.
… ci vuole il seme per fare l’albero …


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… custodiamola … !
Sta a noi costruire il sistema, custodiamola con cura,  ricaviamone frutti, senza snaturarla.

I 350 giorni che mancano a Punta Ala.

lunedi 10 febbraio 2020 – H 10,30
Punta Ala vive 365 giorni l’anno, Corrado Bartolini scrive bene e fa bene a ricordare che le attività di Punta Ala hanno bisogno di clienti.
Però il “pieno” è di 15 giorni, a 365 ne mancano 350: come avere clienti, come riempire Punta Ala più a lungo?
Il Comune – non sempre è “il nemico” – da un paio d’anni propone un formazione di base per migliorare l’attrattività turistica, Punta Ala coglie queste opportunità?
Però …
… il Gallia s’impegna per allungare la propria stagione.
… il campo di Golf, dicono vari giocatori, è tornato a livelli ottimali.
… a fianco della club house del golf arriverà un nuovo albergo.
… il campo polo ha una nuova proprietà con progetti ambiziosi.
… il porto sta completando la complessa procedura per l’ampliamento.
A completare un’ampia offerta di ospitalità c’è anche l’iniziativa di Camping Punta Ala che propone PuntaAla.net non limitato all’informazioone “aziendale“.
Tutte buone notizie, ed è importante che interessino vari punti nevralgici, l’augurio è che riescano a far recuperare stabilmente posizioni a Punta Ala. Per questo c’è bisogno di una squadra capace di attrarre per tutta la stagione in cui Punta Ala è godibile: non meno di 10 mesi su 12, se non addirittura tutto l’anno. L’obiettivo ideale è di attrarre a Punta Ala persone che ci vivano tutto l’anno, scegliendola come sede di lavoro.
Corrado Bartolini ha lanciato il sasso …
Sto per pubblicare queste considerazioni e vedo un post di Victor Poppi che rimanda a Scarlino: giusto! Voglio dire che Punta Ala non è soltanto la lottizzazione omonima, oltre a questa Punta Ala c’è anche altro e sono appena emersi due esempi: i campeggi, Scarlino. C’è molto altro ancora, come invita e suggerisce la nuova organizzazione proposta da Regione Toscana per il turismo ma … la concorrenza è grande, chi sceglie una vacanza ha mille offerte, ad una Punta Ala chiusa in sè stessa, divisa e frazionata fra soggetti che non si parlano – che VOGLIONO RESTARE CHIUSI – la nostra proposta è fare gruppo, COSTRUIRE IL SISTEMA PUNTA ALA.
Da soli non bastiamo … per questo la proposta è nata e rimane aperta.