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SP 61, dieci domande.

1- SP 61: le prescrizioni per il traffico estivo vanno bene anche per il traffico invernale oppure sarebbero preferibili prescrizioni differenti?
2- Quali statistiche su traffico ed incidenti di SP 61 hanno considerato i progettisti dei prossimi lavori?
3- Videosorveglianza: misurare stabilmente l’intensità di traffico di SP 61 è tecnicamente possibile? Quali costi avrebbe?
4- Videosorveglianza: verificare stabilmente il rispetto delle prescrizioni di SP 61 è tecnicamente possibile? Quali costi avrebbe?
5- Un’eventuale videosorveglianza su SP 61 sarebbe utile anche a fini di sicurezza contro criminalità, ad es furti, e vandalismi, lungo il percorso ed in Punta Ala?
6- Nella progettazione degl’interventi su SP 61 si è tenuto conto di quanto sopra?
7- Quali sono i lavori di prossima realizzazione su SP 61?
8- Quali sono i costi approssimativi dei prossimi lavori su SP 61?
9- A proposito di sicurezza in Punta Ala, è ipotizzabile un servizio di videsorveglianza mobile, su auto anche a guida autonoma? H 24, 365 giorni l’anno. Dall’ingresso fino al porto, la lunghezza delle strade di Punta Ala è di pochi chilometri e l’intero percorso è un circuito chiuso.
10- Quando inzieranno i lavori …?

Punta Ala, per una comunità adulta.

Amici di Punta Ala, sui gruppi FB – seguo i più frequentati: Cara Punta Ala, vorrei dirti una cosa … e Quelli di Punta Ala – leggiamo da tempo varie richieste, ne ricordo qualcuna: SP 61, illuminazione, rifiuti, guardia medica, carabinieri polizia municipale controlli e sicurezza in genere, ambiente e natura ecc ecc ecc
Condivido quasi tutte le richieste, le leggiamo da anni ma il Comune ha fatto poco più di niente, salvo i continui e lodevoli interventi del vicesindaco Elena Nappi.
Come fare?
Fare tutto? Fare subito? Sarebbe bello ma non è possibile.
Una prima risposta viene da sapere “quanto” è disponibile, Giannotti ha portato la risposta: Punta Ala versa al Comune 5,5 milioni su 12 complessivi di gettito imu, circa il 46%. Senza questa risposta avremmo continuato a discutere in modo confuso ma con fermezza ripeto la mia convinzione: non tutto può, non tutto deve restare a Punta Ala.
Sui gruppi FB – a volte su Cara Punta Ala, a volte su Quelli di Punta Ala – abbiamo ricevuto la dimostrazione del catenaccio del Comune PUR DI NON RISPONDERE in modo chiaro e semplice come ha fatto Giannotti.
La risposta apre il primo cancello, dopo avere avuto una prima risposta su quanto versa Punta Ala facciamo un altro passo per domandare: quanto destinare alla nostra frazione, Punta Ala? Cosa fare? Chi partecipa alla decisione? Come decidere?
“Quanto” destinare a Punta Ala (non tutto) lo decide il Comune, ma “cosa fare” è scelta nella quale PUNTA ALA DEVE ESSERE COINVOLTA, in modo aperto alla partecipazione da remoto. Punta Ala deve partecipare alla decisione su cosa fare subito e cosa dopo, su come farlo, e poi deve partecipare alla verifica su quanto fatto: siamo oppure non siamo soddisfatti.
Vorrei che Punta Ala diventasse comunità adulta, come ogni adulto con autonomia e responsabilità.
Vedo alcune altre questioni e provo a semplificare. Il proprietario di immobile paga imu e tari e contribuisce alle entrate del Comune: lo lasciamo fuori da scelte e verifiche? Ci sono ragioni valide per coinvolgerlo nel “cosa fare” di quanto il Comune ha deciso di destinare a Punta Ala, non è pecora da tosare, il bravo pastore non si limita a tosare le pecore, cerca anche di trattarle bene.
Poi c’è da capire come dar voce ai non residenti che comunque hanno interesse a Punta Ala e contribuiscono alle entrate pubbliche
C’è anche da capire come farli partecipare da remoto.
Pur con dimensioni modeste, l’associazione COMUNITA’ di PUNTA ALA ha riproposto antiche richieste e FINALMENTE è arrivata la prima risposta. Un passo per volta, COMUNITA’ di PUNTA ALA sta anche sperimentando sul campo risposte per le altre questioni. Anche se non è necessario, è opportuno che partecipino più soci, qui le informazioni per farlo.
Facciamo un passo per volta, ma andiamo avanti per COSTRUIRE INSIEME IL SISTEMA PUNTA ALA.

Dialogo coi candidati: Giannotti.

Con minimi adattamenti editoriali, copio un contributo sulla pagina FB di Giannotti.
Sono uno degli elettori di Punta Ala, contribuisco alle opinioni della candidata Giannotti.

SP 61.
Bene migliorarla, ma il miglioramento va pensato con interventi non solo “fisici” come ad es asfalto, larghezza. Punta Ala e Castiglione devono pensare moderno e guardare al futuro, SP 61 va digitalizzata:
(1) per iniziare raccolta dati, necessari per ogni progetto futuro, senza dati non si fa più nemmeno archeologia,
(2) per verificare il rispetto delle regole,
(3) per contribuire alla sicurezza generale di Punta Ala.
A proposito di regole domando: per SP 61, quelle che vanno bene in alta stagione vanno bene anche in pieno inverno?
Infine chiedo: rispetto per la natura, nel mercato del turismo è quello che vendiamo, rispetto e valorizzazione.
Varie opinioni recenti su SP 61 si sono confrontate qui, FB Cara Punta Ala.

Assistenza medica.
Giannotti ce la insegna a tutti, verifichi la disponibilità di privati a collaborare economicamente per risolvere il problema ma se non lo risolve Giannotti …, medico ottimo e di grande esperienza.

Videosorveglianza.
Non solo fissa ma anche mobile, non vedo altre soluzioni, ed è utile anche per aiutare educazione responsabile nella pulizia generale e (provare a) ridurre la maleducazione. L’educazione è mestiere che abbiamo abbandonato, ricominciamo con santa pazienza perchè quello che abbiamo è quello che abbiamo seminato.

Spazzatura.
6 toscana funziona male?
Lo dicono molti, si pensi anche ad azioni di responsabilità civile diretta verso dirigenti e dipendenti, il Comune potrebbe gestire od aiutare un coordinamento?

Illuminazione.
Punta Ala non è via del Corso, ha bisogno di illuminazione pubblica ma adeguata al luogo il cui pregio più grande è quello di essere rispettoso della natura, la luce vada in basso e non verso l’alto e per quanto possibile illuminiamo con energia rinnovabile.

Collegamento fra porto Punta Ala ed entro terra.
Anche qui servono dati senza i quali si resta sul piano delle impressioni:
quanti chiedono il collegamento?
Con quali caratteristiche, in quali orari ecc ecc?
Pochi anni fa lo attuò fa la giunta Farnetani, in collaborazione e col contributo economico di privati, non fu ripetuto un poco per la scarso utilizzo, un poco per l’indisponibilità del Gualdo a continuare (perché pagare per togliere clienti dal Gualdo e portarli al Porto?). Mezzi a noleggio? Convenzioni con taxi locali? Collaborazione del Comune per armonizzare questi servizi … radiotaxi, prenotazioni, convenzioni per costi …

Parcheggi.
Argomento esplosivo per … quanti giorni/anno? Cercare la soluzione pensando anche ai collegamenti di cui sopra?

Sicurezza.
Punta Ala è centro diffuso, poco abitato per oltre 300 giorni: videosorveglianza fissa e mobile, da integrare con le forze dell’ordine pubblico, integrabile con servizi di sorveglianza privata e con polizze assicurative, nel lontano Veneto ci sono esempi da approfondire.

Dopo riflessioni di buon senso e senza pretendere che siano “il vangelo”, propongo due bischerate: Roma, Firenze, Milano si spopolano quando si popolano Punta Ala e Castiglione, “importare” ambulanze ed equipaggi, vigili e servizi in genere? Forse mille mila leggi lo impediscono, sarà facile trascurare la proposta.
L’altra bischerata è che tutto – ma proprio tutto anche l’acqua alle aiuole – va pensato digitalmente, adopriamo la tecnologia evitando di essere adoprati.

Infine grazie a Giannotti per “LA NOTIZIA DEL SECOLO”: Punta Ala versa al Comune 5,5 milioni su 12 milioni di imu!
Ma niente populismi: ci sono Ampio, Buriano, Piandirocca, Tirli, Vaticino, Vetulonia, c’è tutto il Comune, ovviamente ci siamo anche noi.

Cosa chiede Punta Ala?

Bene, i candidati si sono presentati: Punta Ala cosa chiede loro?
Richieste pubbliche e possibili, con tutti i requisiti per essere considerate rappresentative.
Pubblicamente e fi-nal-men-te, grazie !!! Giannotti ci ha informato che Punta Ala versa al Comune imu per 5.500.000 su 12.000.000 complessivi: circa il 46% del gettito imu pur contando soltanto l’8% circa della popolazione residente.
Punta Ala ha pochi giorni di tempo per elaborare le proprie richieste e presentarle ai candidati, ovviamente non per pretendere di imporle ma per un dialogo reciprocamente rispettoso.
Con questo spirito invito le associazioni più rappresentative ad unirsi per organizzare insieme gruppi, tavoli di lavoro: non conta il nome, conta farli, aperti a tutti ma non anonimi, si deve sapere che chi partecipa ha interesse a Punta Ala: il voto è segreto ma il dibattito deve essere pubblico per essere rappresentativo.
Si voterà il 3 ottobre, i tempi sono molto stretti, direi che entro il 10 settembre il documento va consegnato ai candidati.

Il 46% dell’imu comunale viene da Punta Ala?

Punta Ala versa al Comune 5.500.000 per imu, grazie per l’informazione alla dottoressa Giannotti !!!
Questa è la notizia che mi è arrivata per sms, essendo lontano da Punta Ala per cause di forza maggiore. Quale candidata Sindaco, Giannotti l’ha comunicata all’incontro pubblico di oggi pommeriggio.
5.500.000 su 12.000.000.
Finalmente arriva la risposta chiesta al Sindaco Farnetani per anni anni ed anni e che da inizio mese è stata posta a tutti i candidati: nessuna risposta da Farnetani, nessuna da Cesario, nessuna da Nappi che hanno preceduto Giannotti nella presentazione della candidatura.
Farnetani aveva interrotto il ferreo catenaccio del silenzio soltanto per dire che è di 12 milioni il gettito imu complessivo di tutto il comune, aggiungendo che solo 4 rimangono a Castiglione.
Per quanto sopra si può affermare che Punta Ala versa al Comune il 45,83% dell’imu totale.
Acquista valore la richiesta di avere un assessore dedicato a Punta Ala: nessuno si spaventi, nessuno gioisca perchè su tutto decideranno Sindaco e Giunta, deciderà il Consiglio comunale, non deciderà Punta Ala ma Punta Ala ha le carte in regola per avere un assessore che garantisca attenzione (a) continua e (b) costante, 365 giorni l’anno.
Non basterà, perchè toccherà a Punta Ala prendersi le sue responsabilità per costruire il sistema Punta Ala che ho chiesto per anni: dialogare col Comune impone di avere un soggetto Punta Ala che finora è mancato per manifestarsi in rivoli di tante richieste, tutte fondate ma tutte basate su singole necessità, nessun “progetto Punta Ala”.
Se questa informazione è un successo, lo condivido con tutta Punta Ala, con chi ha iniziato l’impegno prima di me – in ordine alfabetico Carla Bertero, Marco Giuntini, Marco Minoli, Miriam Parricchi -, con tutti gli amici di COMUNITA’ di PUNTA ALA.
Se la notizia non serve a niente, mi prendo l’intera responsabilità.

Domanda ai candidati: quanto versa Punta Ala al Comune?

In calce l’elenco di chi ha firmato la domanda.
Il documento firmato contiene semplicemente la domanda rivolta a tutti i candidati: quanto versa Punta Ala al Comune?
L’elenco è aggiornato al 24 agosto e sarà aggiornato periodicamente.
Ogni residente è invitato a firmare il documento presso la farmacia del Gualdo.
Ovviamente tutti i candidati sono invitati a rispondere.
Grazie a tutti per la collaborazione.

Richard M.Angiolini
RobertoAngiolini
CristinaBehmann
Susan G.Dunham
GiuliaLeone
AlessandroMarzocchi
FrancescoRocco
DuccioZanchi


Le elezioni si avvicinano.

Per chiarezza premetto di essere convinto che un comune come Castiglione della Pescaia non è soltanto dei residenti che votano: una parte importante del suo benessere viene da vari soggetti che non sono residenti e non votano. Non è difficile individuarli.
Proprietari di immobili, gestori di attività, i turisti in generale portano soldi all’economia locale ed alle casse comunali ed hanno il sacrosanto diritto di essere ascoltati, non soltanto negl’incontri che stanno diventando meno episodici.
Ma non basta, perchè queste persone hanno il sacrosanto diritto di essere coinvolti in scelte fondamentali che li riguardano come ospiti frequentatori ma anche come contribuenti paganti.
Ho rotto l’anima con questa richiesta, vedremo se la semina darà frutti, chi ha lo sguardo attento vede lo stesso terreno della crisi della rappresentatività democratica.
Mentre si avvicinano le elezioni locali ripeto queste convinzioni ed a COMUNITA’ di PUNTA ALA rinnovo l’invito di organizzare incontri coi candidati per dar voce a Punta Ala, videoregistrando gl’incontri, pubblicando le registrazioni ed aprendo spazi di dialogo pubblico.
– – –
Le domande per i candidati vengono da sole:
1.1 – Quale attenzione a chi è proprietario di immobili nel territorio comunale, senza essere residente e di conseguenza senza voto nelle elezioni locali?
1.2 – Quale attenzione a chi gestisce attività nel territorio comunale, senza essere residente e di conseguenza senza voto nelle elezioni locali?
1.3 – Quale attenzione al turista che sceglie il territorio comunale, senza essere residente e di conseguenza senza voto nelle elezioni locali?
2 – Quali modi, mezzi, occasioni per tener conto delle richieste di chi comunque contribuisce alle entrate comunali? Saranno praticati modi, mezzi, occasioni permanenti di ascolto e dialogo, saranno praticate consultazioni senza affidarsi soltanto alla disponibilità personale?
3 – Le persone di cui sopra, che comunque contribuiscono al benessere sociale ed economico del Comune e dei suoi residenti, avranno voce nelle scelte che le interessano?

Punta Ala parteciperà alle elezioni comunali?

Il regolamento di partecipazione dà voce non soltanto ai residenti ma anche a chi ha un rapporto continuativo con il territorio comunale per ragioni di studio, lavoro o domicilio (tradotto da Milano a Punta Ala Pescaia: voce a titolari di attività a Punta Ala? – voce a proprietari d’immobili in Punta Ala? – voce a turisti che soggiornano a Punta Ala portando lavoro e benessere?) : il Comune di Milano propone una revisione significativa del regolamente di partecipazione dopo l’esperienza di quello adottato da tempo.
Sabato prossimo 23 gennaio, dalle 16 alle 18, incontro on line con l’assessore alla partecipazione del Comune di Milano, Lorenzo Lipparini: webtvradio del Comune al link https://youtu.be/odjat5ov0r8 .
Informazioni più dettagliate qui.
Fra pochi mesi si voterà per rinnovare Sindaco e Consiglio comunale, a Milano ma anche a Castiglione della Pescaia: Punta Ala porterà le sue richieste in campagna elettorale in modo adulto?
A Presidente e direttivo di Comunità il compito di organizzare incontri per dar voce alla frazione.
Qui un confronto fra testo del vigente regolamento di partecipazione milanese e quello proposto ai cittadini.

Durante l’epidemia … dal Comune di Milano, davvero interessante.

11:46:12  gio 30 apr 2020

Il Comune di Milano pubblica un documento aperto al contributo della città con le proposte per la ripartenza dopo l’emergenza sanitaria.

Il documento si trova qui, invito a scaricarlo e leggerlo con calma.
Perchè interessa anche Punta Ala?
Perchè è documento aperto al contributo: quante volte, quanto a lungo Punta Ala ha chiesto ascolto? Il documento propone di ascoltare i contributi della città.
Perchè guarda lontano e, almeno con la creatività, supera la bruttissima esperienza che Milano e Lombardia stanno ancora vivendo.
Perchè già nel titolo il documento propone strategia la quale conduce, guida verso il futuro. Come sempre il futuro è già qui, mi pare fosse Leonardo ad osservare che l’acqua che scorre è l’ultima di quella che va e la prima di quella che arriva.
Perchè cita letteralmente economia collaborativa (miracolo a Milano?!): ci vuole coraggio, personalmente ammiro e dico bravi!!!
Per nostra fortuna non abbiamo tutti i problemi milanesi, il nostro è territorio aperto, lontano da concentrazione urbana, da questo punto di vista non ci interessano vari punti proposti dal documento.
Ci vuole un poco di fantasia, ma non proprio troppa, per domandarsi se Punta Ala è interessata a seguire un modello analogo se, andando al concreto, è interessata a proporsi alla comunità milanese per ospitare cittadini in cerca di spazi, servizi estivi, l’estate non è solo la decade di ferragosto, molti servizi potrebbero interessare anche a primavera od autunno …
Apprezzo intenzioni e spirito del Comune di Milano, segnalo anche l’evoluzione positiva del nostro Comune, Castiglione della Pescaia – Sindaco e Vice, assessori e giunta, l’intero Consiglio comunale – che si apre sempre più verso residenti ed ospiti. Se il Sindaco afferma il turismo è la nostra industria, implicitamente riconosce l’importanza delle migliaia di proprietari di seconde cose e delle centinaia di migliaia di ospiti per il contributo economico alle casse comunali ed all’econoomia locale: vanno coinvolti sempre più. Per fidelizzare, come si dice in gergo aziendalistico.
Due inviti.
A chi ha i requisiti affinchè si associ, le decine di soci sono importanti ma il numero deve crescere, informazioni si trovano qui insieme all’iban per versamenti. Ricordo ai nuovi soci di completare la loro associazione con una mail indirizzando comunitadipuntaala@gmail.com.
Rivolgo a tutti l’altro invito: registratevi (anche il Comune di Milano chiede una registrazione …), è il passo necessario per coinvolgervi sempre meglio permettendovi di manifestare direttamente le vostre opinioni e di partecipare a gruppi d’interesse: no possiamo, non vogliamo fare d soli.
Auguri di buona salute, un ringraziamento particolare alle decine di soci che hanno confermato la loro fiducia, aspettiamo anche gli altri, qui tutte le informazioni per iscriversi.

Durante l’epidemia … contro i proprietari?

13:56:22 – mer 29 apr 2020
Rivolta contro i proprietari di seconde case
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… è accaduto in Cornovaglia, pacifica e meravigliosa penisola sulla costa ovest dell’Ingilterra, si legge su the Spectator, settimanale inglese di attualità. Di seguito una sintesi dell’articolo.

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Ai tempi del coronarovirus diventano ostilità le tensioni fra locali e turisti che spesso arrivano da Londra guidando Bmw, Rolls-Royce o Mercedes, gli abitanti ce l’hanno coi forestieri, sono più ostili e fanno di tutto per allontanarli, da cartelli minatori ad atteggiamenti odiosi al supermercato.
In questo momento – l’epidemia preoccupa tutti – viaggiare è ritenuto egoista e scortese; appare un cartello alla fermata dell’autobus: “se arrivate da fuori ci mettete a rischio – tornate quando l’epidemia sarà passata”.
Il turismo porta in Cornovaglia circa 2 miliardi/anno e localmente dà lavoro ad 1 persona su 5.
La Cornovaglia ha conosciuto la miseria ed è abituata a contare su sè stessa.
Ma i locali fanno del loro meglio, i negozi portano la spesa a casa delle persone vulnerabili, danno informazioni su dove approvvigionarsi.
Qualcuno dice “Per il futuro prevedibile nelle circostanze attuali la vacanza in Cornovaglia potrebbe avere un impatto catastrofico – non venite in Cornovaglia”.
Molte seconde case sono vuote; proprietari responsabili hanno chiesto di ritardare gli arrivi nonostante le conseguenze negative sugl’introiti.
C’è più gente del solito, notano i locali che forse si sentono minacciati per la loro salute.
In Cornovaglia ci sono posti che gli stessi locali considerano più duri, rozzi di altri, l’articolista – Tanya Gold – riferisce di un dialogo che le è stato riportato:
+ non conosci le regole sull’epidemia?
* qual’è il problema?
+ non dovresti essere qui.
* ma è casa mia.
+ … e potrebbe essere il tuo ospedale.
E’ un avvertimento corretto? domanda Tanya Gold prima di scrivere che si minaccia di non vendere cibo ai forestieri.
*§* *§* *§*
Un passato di miseria, l’abitudine a farsi bastare quel che c’è, il turismo che porta lavoro e soldi accomunano Maremma e Cornovaglia dell’articolo. Anche la geografia porta qualche somiglianza, tutt’è due terre d’occidente, qualche carattere brusco potrebbe essere un altro elemento comune.
L’abitudine a farsi bastare è qualità più profonda di quanto sembra; è la qualità alle cui radici si trova un’identità forte anche se scontrosa ed un istinto che sa convivere con la natura (invito a rileggere il Carducci di traversando la Maremma toscana, qui il testo, qui nella dizione di Arnoldo Foà).
Covid spinge a far saltare i nervi non soltanto in Cornovaglia, ai primi di aprile una famiglia di piemontesi, arrivata nella tarda serata nella seconda casa di Ospedaletti (Imperia), è stata allontanata dai vicini e sul caso han fatto accertamenti i carabinieri della stazione del posto.
Sui profili puntalesi di FB abbiamo letto rimproveri verso i turisti tornati a Punta Ala per l’isolamento Covid.
Passano un paio di settimane e gli stessi profili locali pubblicano video inviti … #puntaalaviaspetta!
Il Sindaco ricorda al Governo che il nostro è un paese turistico il turismo è la nostra industria primaria.
Tutti ricordiamo lamentele dei turisti: maremmani troppo rozzi (abbiamo tanti difetti ma la Maremma l’abbiamo conservata noi maremmani).
Tutti ricordiamo anche lamentele di segno opposto: forestieri radicali chic, spendono poco a Punta Ala.
Ai turisti possiamo rinunciare, rinunciando anche al loro contributo economico.
I proprietari di seconde case sono un piccolo zoccolo duro che garantisce qualche incasso, al Comune ed agli operatori.
Per evitare equivoci: confermo il mio bravi!!! agli autori di #puntaalaviaspetta.
Dico qui il mio bravo!!! al Sindaco.
Non si può ragionare d’imperio: paga le tasse (compra) e taci. E’ necessario – … almeno utile … – dialogare insieme, ascoltarsi l’un l’altro senza pretese, senza supponenze, nessuno è perfetto ed ognuno ha bisogno degli altri. Lo riscrivo fin quando non verrò a noia a me stesso: è necessario costruire il sistema Punta Ala, bravo a chi riesce a farlo da solo!
A noi tutti ricordo:
competenze adeguate, l’industria turismo le chiede a Comune, operatori ed anche a proprietari immobiliari.
l’ambiente è la materia prima dell’industria turistica maremmana: va conservato e custodito, bisogna lavorare anche per una migliore integrazione con l’agricoltura.
costruire il sistema e gestirlo con competenze adeguate: Punta Ala avrà poche speranze senza, il video è bel messaggio per cominciare, l’appello del Sindaco lo rafforza, tanti altri passi sono necessari ma non fatti e da fare.
*§*
Auguri di buona salute e pronta ripresa a tutti, locali ed ospiti … non c’è una Punta Ala di riserva.