Alessandro Marzocchi
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(all’origine pubblicato sabato 18 agosto 2018 H 15:54:00)
Il 16 agosto si è riunita l’assemblea ordinaria della nostra associazione.
Ricordate: il dibattito può continuare su questo blog, per i vostri contributi, in calce a questo post trovate l’area inserisci il tuo commento … nella quale scrivere e con questo partecipare, con franchezza Fabrizio Felici ha ricordato l’importanza di contributi individuali finora molto scarsi.
Intanto registriamo con soddisfazione la presenza in assemblea di circa il 30% dei soci: non è una partecipazione oceanica, ma neppure è poca. Questa soddisfazione mette in relazione le presenze in assemblea col numero soci, è invece del tutto insoddisfaciente il numero dei soci in relazione al numero degl’interessati a Punta Ala, su questo il presidente, cioè chi scrive, ha aperto l’assemblea ricordando
* abbandono e trascuratezza di Punta Ala, da rimediare con l’attenzione e la cura.
* la necessità di collaborazione fra tutti: Comune ed operatori, proprietari e residenti, superando diffidenza, pigrizia, rivalità di molti.
* la necessità di costruire il sistema Punta Ala, per questo indicando il documento un futuro per Punta Ala, quale riferimento dal quale partire per approfondimenti e maggiori dettagli.
Chi scrive ha concluso
* dichiarando il suo desiderio di 3 fine settimana per incontri aperti con chi lavora e vive a Punta Ala.
* ricordando che è già necessario pensare ad alternative per la guida di COMUNITA’, guida di gruppo e non di una persona.
Rosetta Anzidei ha chiesto sorveglianza anti vandalismi, e la chiusura dei fossi lungo la provinciale da Pian d’Alma, realizzando una ciclabile sull’area di risulta.
Vic Poppi ricorda che vengono dall’Europa i finanziamenti per una ciclabile inserita nella ciclopista tirrenica, da Ventimiglia a Roma, e che tali finanziamenti non possono avere altra destinazione, ricorda anche l’utilità di una ciclabile da Rio Palma verso Rocchette.
Renato Boccia chiede di avere una presenza VV FF, la manutenzione delle cesse antincendio ed un orario più lungo per la guarda medica.
Piero Rusconi chiede telecamere di sorveglianza per prevenire incidenti.
Donatella Gardi concorda con Rusconi e, come Boccia, chiede la manutenzione delle cesse antincendio.
Fabrizio Felici, vedi inizio, invita a riflettere sui numeri e costata: siamo 36 su 130 soci, su circa 3.000 interessati a Punta Ala.
Mario Fabiani, concorda con Felici e chiede di indicare una priorità fra le varie richieste.
Chi presiede – … e scrive questo resoconto – ricorda vari incontri aperti del sabato, realizzati dopo l’annuncio ed informa che essi, fra l’altro, hanno dato vita ad un gruppo spontaneo sondaggi – composto da Valfredo Di Mase, Carla Mormino, Giorgio Villa – che sta per aprire al pubblico una raccolta di opinioni proprio per ottenere una priorità fra le varie proposte e persentarla al Comune.
Francesco Verrienti, testimonia quanta burocrazia si è incontrata per realizzare la biciclettata.
Giorgio Fontana invita a prestare più attenzione ai social.
Come Fontana anche Sandro Barnini chiede più attenzione per i social e nuovamente propone l’argomento imu, quanto Punta Ala versa al Comune e quanto riceve.
Chi scrive dichiara di preferire il dialogo al braccio di ferro chiesto da più d’uno, e ricorda la differenza fra rappresentare 100-150 soci ed il rappresentarli molti di più, ricorda anche l’importanza di ricevere pubblicamente manifestazioni di assenso, o dissenso, su iniziative e richieste.
Carla Felici propone un gruppo whatsapp.
Roberto Fusco illustra brevemente il progetto di ampliamento del Porto ed evidenzia il rischio di ottenere un porto migliore i cui utenti potrebbero sbarcare a Punta Ala per poi saltarla ed andare altrove. Critica la mancanza di attenzione, l’assenza di un progetto di rilancio, auspica un progetto imprenditoriale qualificante, alla Briatore.
Telegraficamente, chi scrive sintetizza il confronto fra due utopie: l’utopia dell’imprenditore (che non c’è) e l’utopia di chi chiede “facciamo noi quel che possiamo” (con pochi che si impegnano).
Fabrizio Felici ricorda le centinaia di case in affitto e/o vendita domandandosi quale sarebbe l’interesse ed il profitto potenziale di in imprenditore con la situazione presente di Punta Ala.
Grazie ai presenti ed agli amici che hanno animato il dibattito, seguto da cena da Bernardo nel corso della quale ci ha raggiunto Marco Minoli, presidente di Tutela di Punta Ala che ha rinnovato la sua quota anuale ed ha ringraziato per il contributo raccolto nel corso dei concerti.