Alessandro Marzocchi
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(all’origine pubblicato domenica 11 febbraio 2018 H 20:12:00)
cosa vogliamo fare?
con quali persone?
il Comune.
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cosa vogliamo fare?
Comunità significa più persone che condividono un interesse, un obiettivo, un progetto, nel nostro caso valorizzare Punta Ala, cominciando a costruire una COMUNITA’ fra chi, appunto, condivide.
con quali persone?
Il nostro progetto si rivolge a residenti in Punta Ala, proprietari di immobili in Punta Ala, gestori di imprese attive in Punta Ala.
Un passo per volta, vedremo di coinvolgere anche ospiti e turisti.
il Comune.
Per valorizzare Punta Ala è essenziale migliorare la qualità dei servizi comunali alla frazione, avvicinare Comune e destinatari, elettori oppure no; la soddisfazione degli utenti è importante anche per i residenti il cui benessere economico è fortemente legato ad ospiti e turisti … torneranno solamente se soddisfatti.
Con queste intenzioni, valorizzare Punta Ala è un progetto che può diventare esempio positivo di civismo, perchè riduce le distanze fra eletti, elettori, utenti.
Castiglione della Pescaia non è fra i comuni peggiori, ma anche la breve esperienza della nostra associazione conferma che l’attenzione verso Punta Ala è poca, e forse svogliata: per superare questo atteggiamento è necessario che la voce di Punta Ala sia ascoltata attivamente e perchè questo avvenga Punta Ala deve diventare comunità, cioè persone che condividono interessi ed obiettivi superando divisioni e pigrizie che finora hanno giustificato la disattenzione che lamentiamo.
Se la voce è debole l’orecchio non sente, costruire la COMUNITA’ di PUNTA ALA darà alla frazione il peso politico e l’attenzione finora mancati.
Aumentare il numero dei soci e la loro partecipazione è l’obiettivo del 2018, il primo vero anno di attività, e con questo migliorerà anche l’attenzione del Comune, senza dimenticare che in futuro i pur pochi voti di Punta Ala potrebbero pesare per eleggere il Sindaco.
Commenti
* da Maria Adelaide Giovenco Isidori, inviato via mail con richiesta di pubblicazione 15 febbraio 2018 17:42:00 CET
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Gentile Duccio, ci siamo sentiti ieri sera e mi scuso ancora per la mia incapacita’ ad usufruire delle tecniche informatiche. Ti scrivo queste mie osservazioni che ho concordato con Pinuccia Mazza Siciliani che e’ un’amica e vicina di casa.
Mi sembra che le carenze di Punta Ala siano sostanzialmente di due tipi : servizi e punti di aggregazione. Vorrei aggiungerne uno mio personale : ZANZARE ( la mia proprieta’ e’ al Fornino!)
Servizi:
1) esercizi commerciali. Mancano i negozi di uso comune, merceria, cartoleria, oggetti di casa, giornalaio ecc. Il Gualdo e’ oramai appannaggio di Bellettini e ogni anno compaiono negozi di abbigliamento che regolarmente scompaiono l’anno dopo. Motivo? Forse gli affitti sono troppo cari e richiesti per l’intero anno. Anche il supermercato ha degli orari non più consoni alle abitudini odierne, quando i supermercati sono aperti sempre, domenica compresa, senza l’intervallo .
2) sarebbe molto utile un servizio navetta tra il porto , i vari comparti e gli stabilimenti. Ci sono stati in passato alcune iniziative poi miseramente fallite. Il servizio potrebbe essere gestito da privati. Si parla tanto di disoccupazione giovanile…..
3) gli stabilimenti balneari sono troppo costosi per quello che offrono
4) pista ciclabile. Mi pare che il Comune avesse deliberato in proposito e quindi immagino stanziato i fondi ma……
5) sentieri pedonali segnalati e mantenuti
Punti di aggregazione per le differenti fasce di eta. Ci si lamenta che a Punta Ala e’ difficile incontrarsi perche’ mancano punti di aggregazione
1) parco giochi-sport per i bambini. Un tempo c’era la piscina vicino a Bernardo, poi andata persa. Lo spazio c’e’ per una iniziativa del genere e non credo sia molto costosa.
2) per i teenagers e quelli un po’ piu’ grandi forse servirebbe un posto dove fare musica. Io suggerirei una spazio lontano dalle abitazioni prima di entrare a Punta Ala in modo che nessuno sia disturbato.
3) per gli adulti ( anche un po’ vecchi , io ho 76 anni ma ancora vado in barca a vela!) ho apprezzato le varie iniziative di presentazione di libri e varie conferenza, queste iniziative si potrebbero incrementare cosi’ pure i concerti nella chiesa. Ottima e’ stata l’anno scorso la mostra delle icone . Si puo’ pensare a qualcosa di simle anche quest’anno.
4) cinema. Un tempo si proiettavano i film nel Castello.
Zanzare:
dopo i casi di trasmissione di malattie attrverso le punture di zanzare che si sono verificati l’anno passato un po’ in tutta Italia, bisogna sollecitare il Comune a fare i cicli di disinfestazione seria a cominciare dal mese di Marzo ( fase larvale ) e continuare con interventi periodici. Non tirino fuori il discorso ambientale.
Mi rendo conto che per qualsiasi iniziativa servono i soldi. Per questo ti vorrei suggerire di raddoppiare almeno la quota annua. Credo che una spesa di 20 euro all’anno non pesi a nessuno.
Un caro saluto
Maria Adelaide Giovenco Isidori
* Comunità di PuntaAla domenica 18 febbraio 2018 23:07:00 CET
Grazie Maria Adelaide, hai capito l’importanza di cominciare a ritrovarci, per questo scopo il digitale può diventare il nostro “punto di aggregazione”, frequentabile 365 giorni l’anno indipendentemente da dove si trova ognuno di noi.
Capisco le difficoltà tecniche, ogni giorno ne trovo una.
Di nuovo non emergono temi ma la possibilità di dibatterli: non li risolveremo tutti ma qualcosa possiamo fare …
* Silvia Corinaldi venerdì 9 marzo 2018 14:13:00 CET
Cari “Puntalesi”, non parteciperemo all’assemblea del 31 marzo, è un po’ presto come stagione e la nostra casa allo Scoglietto non è molto confortevole col freddo.
Un breve intervento sullo Scoglietto, per quanto riguarda la provinciale all’ingresso di Punta Ala.
Velocità delle auto, su tutta la provinciale dall’incrocio credo viga il limite di 50 km/h, limite probabilmente rispettato solo dai ciclisti.
E spesso le auto non rallentano neanche quando passano il primo cartello di Punta Ala.
Abbiamo già chiesto molte volte se si poteva intervenire, ma la strada è provinciale, non è gestita dal comune, quindi niente rotatorie (anche difficili da inserire), niente dissuasori di velocità, …
Vedo due alternative.
Le bande sonore, quelle strisce di plastica corrugata da posizionare a qualche metro di distanza una dall’altra, costo pressoché nullo, intervento semplicissimo, non mi pare siano pericolose né per motociclisti, né per ciclisti.
Se se ne mettono un certo numero, sono effettivamente fastidiose ad una certa velocità, e svegliano anche i distratti.
Un bell’autovelox: si paga da solo, li montano in project financing, la società che li installa incassa per un certo tempo una percentuale delle multe fino alla copertura di costi e utili.
Certo i residenti non saranno particolarmente soddisfatti, si alzeranno vibrate lamentele “il comune lo fa per fare cassa”, ma intanto raggiungiamo lo scopo.
Per chi sta a Milano, il ponte della Ghisolfa all’ingresso dalle autostrade nord è un tipico esempio: prima corse folli e sorpassi da brivido, oggi tutti pecoroni, sotto i 60 all’ora, non si sa mai che non siano ben tarati.
Posteggio quasi selvaggio: nei mesi clou, di fronte all’ingresso della spiaggia del golf, tutto il ciglio della strada è occupato da auto in sosta, tendenzialmente lasciate lì per tutta la giornata.
La strada è stretta, il marciapiede quasi inesistente, passare con una carrozzina è impossibile, passare a piedi un rischio inaccettabile.
Un vigile che passasse due volte al giorno potrebbe risolvere qualche problema di cassa del comune e magari insegnare l’educazione ed il rispetto delle regole.
E infine la quasi totale mancanza di illuminazione, che di notte ci obbliga, come pedoni, ad avanzare in fila indiana, agitando le pile dei cellulari verso le auto di passaggio, sperando che chi guida non sia al telefono, distratto, sui social, forse anche questa volta sopravviveremo.
Grazie per l’attenzione
Silvia e Ignazio