Alessandro Marzocchi
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(all’origine pubblicato giovedi 29 marzo 2018H 19:01:00)
autore: Fabrizio Felici.
Con le riflessioni seguenti vorrei contribuire alla discussione, che sembra farsi più vivace negli ultimi tempi, sulla ormai mitica ciclabile di Punta Ala.
Sono spinto a questo anche dall’uso costante che facciamo (mia moglie Carla ed io ) delle nostre bici (dallo scorso anno elettriche) durante i nostri soggiorni a Punta Ala
Metterò insieme in queste riflessioni le informazioni che abbiamo acquisito negli anni (non ultima dalla Vicesindaco nella riunione della scorsa estate) e le nostre esperienze dirette di anziani ciclisti puntalesi.
Per la definizione dei luoghi ho fatto riferimento alla Mappa che potete trovare sul sito http://comunitadipuntaala.altervista.org/mappa/ .
A) La Ciclabile: lo stato dell’arte
Vorrei partire da un’analisi delle funzionalità che la Ciclabile di Punta Ala (CiPA) potrebbe/dovrebbe offrire:
1) Collegamento con la futura Ciclovia Tirrenica a Pian d’Alma
2) Collegamento Pian d’Alma-Campeggi/Casetta Civinini
3) Collegamento Campeggi-Cala Civette
4) Collegamento Campeggi -Ingresso Punta Ala
5) Collegamento Ingresso Punta Ala-Rotonda del Porto
6) Collegamento Rotonda del Porto-Poggettone-Via Rio Palma-Le Rocchette
Esaminiamo tratto per tratto la situazione presente, per quanto a noi nota.
(Correzioni ed aggiunte sono più che benvenute).
1) La Ciclovia Tirrenica
Da vari anni si sente parla di questa infrastruttura “europea” che dovrebbe correre lungo tutto il Tirreno, partendo da Ventimiglia.
Se andate al sito bicitalia.org trovate una descrizione dei sogni di questa infrastruttura (BI 19) con un solo esempio realizzato in provincia di Imperia.
La nostra realtà locale odierna vede Follonica sfoggiare una ciclabile che arriva a Sud non lontano dal Puntone e vede Castiglione paese pure sfoggiare una ciclabile che dalle Rocchette a nord arriva al confine con Grosseto a Sud.
Il tratto mancante Follonica-Pian d’Alma-Rocchette non è pianeggiante e soprattutto deve passare per la strettoia e la salita del Puntone.
2) Pian d’Alma-Campeggi-Casetta Civinini
2a) Nel passato abbiamo sentito dire che Tirli avrebbe dei diritti e delle responsabilità su questa parte e che avrebbe iniziato delle opere (pulizia) su questo tratto della ciclabile già tracciato, ma non ne abbiamo visto segno.
2b) E’ però possibile arrivare ai Campeggi da Pian d’Alma prendendo la strada vicinale di Pian d’Alma che si diparte dalla Strada delle Collacchie (SP 158) alcune centinaia di metri a nord del quadrivio per Punta Ala. Questa strada asfaltata è percorribile anche dalle auto in ambedue i sensi e raggiunge i campeggi dal retro, attraversando il Rio Alma con un ponte. Dai Campeggi c’è una traccia nella pineta litoranea che, con molta buona volontà, può essere seguita fin oltre la Casetta Civinini.
3) Campeggi-Cala Civette
Alcune centinaia di metri prima del ponte suddetto inizia a destra una strada sterrata, ma percorribile da bici mbk (salite e discese) che porta fino a Cala Civette e da qui a tutte le altre Cale (Violina, Martina e Felice) del Comune di Scarlino.
4) Campeggi-Ingresso Punta Ala
Esiste una traccia, semi-interrotta in parecchi punti, che corre lungo la pineta litoranea, ma che (almeno due anni fa) costeggiava mucchi di detriti e pini abbattuti o pericolanti, che costringevano (a loro rischio e pericolo) gli avventurosi a percorrere alcuni tratti deviando sulla spiaggia.
E tutto si ferma ai due grandi “Muraglioni” che sono tagliati dalla provinciale e che costringono i ciclisti a percorrere pericolosamente la provinciale stessa per qualche centinaio di metri nella stretta lingua tra l’asfalto e la roccia o la tristemente famosa trincea che è stata il principale intervento per Punta Ala parecchi anni fa, al posto di una ciclabile.
Si entra finalmente, quasi di soppiatto e scostando delle ramaglie, all’interno del guardrail del curvone verso sinistra di entrata a Punta Ala e si inizia a percorrere via della Dogana.
5) Ingresso Punta Ala-Via della Dogana-Rotonda del Porto
A tutt’oggi questo è il tratto più simile ad una ciclabile degna di questo nome, perché è protetto da un divieto di transito per autoveicoli (con molte eccezioni). Tuttavia abbiamo riscontrato i problemi seguenti:
5a) La strada è percorsa da ciclisti e molti pedoni senza alcun tentativo, seppur minimo, di definire vie separate (ad es. segnaletica orizzontale).
5b) Tre grossi pini all’altezza del Bar Polo restringono parecchio la carreggiata e strozzano pericolosamente il traffico.
5c) Il passaggio elettronico controllato dopo la Bussola è distrutto ed inattivo da anni
5d) Dopo il Parcheggio pubblico la strada (Via del Boschetto?) diventa una disastro di sassi e sgarrupi per qualche centinaio di metri fino alla confluenza con via Poggio del Barbiere.
6) Rotonda del Porto -Via Rio Palma – Rocchette
6a) Fino ad oggi sono disponibili le strade della viabilità automobilistica, che terminano dopo un paio di tornanti sopra il Poggettone, per proseguire con una strada sterrata percorribile solo con una buona mbk e con tratti a piedi.
6b) Peccato perché il panorama al tramonto è assolutamente fantastico (ancora dopo tanti anni di Punta Ala!). Nella discesa verso le Rocchette si incontrano due ville i cui cancelli sbarrano la strada, ma non ai ciclisti e ai pedoni più intraprendenti.
B) I disegni del Comune
Nell’agosto 2017 si è tenuta nella delegazione comunale a Punta Ala una riunione alla quale ha partecipato la Vicesindaco Elena Nappi.
Tra gli argomenti toccati c’è stata anche la pista ciclabile, della quale la Vicesidaco ha mostrato un disegno, qui sotto riprodotto in 2 foto, prese fortunosamente in quell’occasione.
Come si può vedere, c’è un percorso ciclabile in arancione ed alcuni tracciati in verde (probabilmente sentieri).
La ciclabile mostrata arrivava con tracciato parallelo alla Provinciale SP 61 (16 ) fino ai Campeggi (1), poi lungo la costa fino al Porto (5) con diramazione verso Via Rio Palma (da 8 a 12).
Non ricordiamo nessun dettaglio sui tracciati ed in particolare sulla risoluzione dei principali problemi, né sui tempi di realizzazione.
Qualcuno al Comune ha però evidentemente messo penna su carta e pensato un tracciato, dietro al quale potrebbero esserci analisi più approfondite e addirittura estimi preliminari. E nei 9 mesi trascorsi altro lavoro di definizione potrebbe essere stato eseguito.
*** disegni cfr: https://c-puntaala.blogspot.com/2018/03/ciclabile-opinioni-e-suggerimenti.html ***
C) Quali Stakeholders?
Possiamo individuare i seguenti gruppi di potenziali utilizzatori della CiPA:
1) Cicloturisti provenienti da Pian D’Alma
2) Utilizzatori dei campeggi
3) Residenti, proprietari e turisti in Punta Ala
4) Utilizzatori del Porto
5)Turisti dalle Rocchette e da Castiglione
1) Cicloturisti provenienti da Pian D’Alma
Fino alla realizzazione della Ciclovia Tirrenica questo tipo di utilizzatori sarà limitato agli appassionati che percorrono nel traffico la Strada delle Collacchie e che possono già oggi raggiungere i Campeggi, Cala Violina e Cala Civette, e la Necropoli Etrusca ad est della Strada delle Collacchie.
Questi appassionati, oggi probabilmente pochi, potrebbero essere attirati da una ciclabile che li liberasse dalla pericolosa Strada Provinciale di Punta Ala (SP 61), desse accesso alla Casetta Civinini ed alla spiaggia libera litoranea, ed ancor più da un circuito che ritornasse dal Porto alle Rocchette ed alla ciclabile di Castiglione.
2) Utilizzatori dei campeggi
Vedi 1) sopra
3) Residenti, proprietari e turisti in Punta Ala
Questo è, secondo me, il gruppo oggi più nutrito, e potrebbe utilizzare una ciclabile come i cicloturisti da Pian d’Alma, ma anche per raggiungere la spiaggia libera a nord del Quadrifoglio, il Porto e la via Rio Palma
Sarebbe però necessario sistemare adeguatamente le strozzature dei “Muraglioni” all’ingresso di Punta Ala, il tracciato della via della Dogana (o prevedere varianti), e migliorare lo stato della Via Rio Palma, sia come fondo che rimuovendo i cancelli che oggi la sbarrano.
4) Utilizzatori del Porto
Vedi 3) sopra
5) Turisti dalle Rocchette
Tutti i turisti di Castiglione potrebbero utilizzare una ciclabile/pedonabile che arrivasse al Porto come ulteriore richiamo turistico, qualora la strada fosse migliorata come descritto.
D) Quali Priorità ?
Dopo tanti anni di parole al vento sarebbe sciocco attendersi una pista ciclabile completa in un paio d’anni. Non perché i soldi non ci siano, visto che negli anni Castiglione ha realizzato una sua pista ciclabile ben estesa e si è anche potuta permettere di offrire ai suoi turisti bici in uso gratuito, anche elettriche (vedi ultimo articolo citato nel blog).
Oltretutto voler vedere la CiPA come un unicum indivisibie seguiterebbe a condannarla alla fine che ha fatto finora, cioè ad una bella promessa sempre rimandata.
Ma è invece razionale prioritizzare gli interventi per offrire un massimo di benifici al massimo di utilizzatori nel più breve tempo possibile.
Sulla base delle riflessioni e dei dati precedenti proporrei la seguente lista di lavori in ordine decrescente di priorità:
1) Collegare in sicurezza Punta Ala alla spiaggia libera dopo il Quadrifoglio con una serie di interventi, cioè :
1a) Affrontare il problema della strozzatura della Strada Provinciale causata dai “Muraglioni“ all’ingresso a Punta Ala, inizialmente almeno mettendo dissuasori e relative luci di avvertimento, per limitare la velocità dei veicoli in transito e delimitando una striscia ciclabile protetta e tenuta ben pulita dagli aghi ed altri detriti che ora la intasano. Come soluzione definitiva si dovrebbe pensare ad un allargamento della sede stradale con rimozione di una fetta dei “Muraglioni”.
1b) Riempire la trincea sul lato mare della strada fino all’ingresso della spiaggia libera permettendo un passaggio più agevole.
1c) Migliorare l’ingresso a via della Dogana (sul curvone d’ingresso), facendo arretrare alcune degli ingressi di un paio di Bagni.
(Vedi anche il commento della signora Poppi sul Blog).
2) Realizzare una pista lungo la pineta litoranea (quel che ne resta) dal Bagno Quadrifoglio ai Campeggi, cioe’:
2a) Definire un tracciato e realizzare una strada in terra battuta a regola d’arte.
2b)Ripulire la pineta litoranea dai pini caduti o pericolanti e dai detriti lasciati da alcune attività passate, appaltate probabilmente a ditte poco serie.
2c) Alternativamente, riempire la trincea sul lato mare della Strada Provinciale SP 61 fino ai campeggi, e realizzare su di essa una ciclabile in terra battuta a regola d’arte, separata dalla strada da cordoli in cemento o altri divisori che impediscano il parcheggio delle auto. Collegare questa ciclabile alla spiaggia con i varchi esistenti nella macchia mediterranea.
3) Rendere transitabile dalle biciclette il tratto della via della Dogana tra il Parcheggio pubblico e la Rotonda del Porto.
E’ l’intervento più semplice ed economico e permetterebbe un uso completo della via della Dogana anche da parte degli utilizzatori del Porto.
4) Rendere transitabile dalle biciclette la zona della via Rio Palma fino alla sommità (Panorama!)
4a) Utilizzando il tracciato esistente (già asfaltato fino ad un certo punto), migliorare il fondo della strada sterrata esistente, per permettere di raggiungere la sommità della collina che strapiomba sul mare.
4b) Qui sono ancora presenti vecchi tavoli e panche utilizzati nel passato per picnic da gitanti e cacciatori.
5) Rendere transitabile dalle biciclette Via Rio Palma dalla sommità fino alle Rocchette.
Risistemare la strada come al punto 4, e soprattutto risolvere il problema dei passaggi (oggi preclusi, non sappiamo quanto legalmente) delle due ville lungo la strada. I punti 4 e 5 offrirebbero anche a Castiglione un’ ulteriore attrazione turistica.
6) Realizzare una nuova pista ciclabile dai Campeggi a Pian d’Alma
La presenza di un’alternativa esistente (vedi sopra ) suggerisce una bassa priorità per questo tratto della CiPA. Un miglioramento di dettaglio della situazione presente potrebbe essere un collegamento separato tra lo sbocco della strada Vicinale sulla Strada delle Collacchie (SP 158) e la zona delle trattorie e l’incrocio per Tirli, per evitare il mezzo chilometro oggi da percorrere sulla strada delle Collacchie.
Alcuni degli interventi proposti (dissuasori, protezioni per i ciclisti ai “Muraglioni”, sistemazione della parte finale della via della Dogana, miglioramento della prima sezione della Via Rio Palma) richiedono interventi probabilmente modesti, che darebbero comunque un segnale positivo da parte del Comune, di una nuova attenzione a Punta Ala ed ai suoi utilizzatori.
E forse potrebbero essere finanziati da un’iniziativa di crowdfunding, per la quale sarebbe perciò neessaria una stima dei costi, ed un’estensione della base di partecipanti oltre i 120 membri della Comunità ( forse gli amici dei gruppi Facebook “Cara Punta Ala” o della Tutela di Punta Ala ?).
E) Quali tempi ?
Penso che i tempi tecnici di intervento siano compatibili con una disponibilità almeno delle opere al punto 1 e 3 per la stagione 2018 (cioè entro inizio luglio prossimo).
Altro problema sono i tempi burocratici, imprevedibili per il continuo rimpallarsi di competenze, stime e procedure di appalto anche per poche migliaia di euro. L’intervento al punto 1 richiede ad esempio un accordo con la Provincia, responsabile della strada di accesso a Punta Ala.
Perciò potrebbe essere consigliabile concentrare un tentativo di crowdfunding su una prima attività da scegliere con una consultazione la più estesa possibile e dopo una prima definizione di scopi e tempi delle attività.
E’ comunque necessario richiedere al Comune una definizione di tempi per un suo intervento generale, senza legare tutto alla disponibilità di fondi europei che sentiamo citare da anni. Ed eventualmente discutere la possibilita’ di alcuni interventi specifici in stralcio.
Un programma senza riferimenti temporali (che vengono oggi riassunti nel burocratese cronoprogramma) è solo un esercizio monco, come ha fatto notare Victor Poppi nel suo commento recente nel blog. Se poi l’ulteriore informazione sullo stanziamento specifico di 3 milioni nei prossimi tre anni fosse confermata, a maggior ragione deve essere redatto un progetto sul quale basare una suddivisione negli anni di tale somma.
F) Azioni proposte (da presentare in Assemblea?)
1) Chiedere al Comune quale sia lo stato di definizione tecnica odierna della Ciclabile mostrata 9 mesi fa, e se esistano stime dei costi e dei tempi.
2) Definire una priorità, condivisa almeno da membri della Comunità, su uno o più interventi specifici, basandosi sulle definizioni di questo documento o su quanto altri vorranno proporre.
3) Iniziare un tentativo di Crowdfunding sulla base di 2).
Commenti
* Comunità di PuntaAla lunedì 2 aprile 2018 23:52:00 CEST
Regione Toscana è in attesa del Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che assegnerà le risorse per la progettazione e la realizzazione di alcuni tratti delle Ciclovie di interesse nazionale, tra cui la Ciclovia Tirrenica. Quale opinione personale credo saremo costretti ad attendere i tempi burocratici, a meno che le istituzioni, Comune e Regione, curino progetto e direzione lavori ed ammettano finanziamenti privati per cominciare a realizzare singoli tratti: il progetto Luchtsingel dimostra che si può fare. Ed il contributo di Fabrizio Felici dimostra che anche dal basso possono venire idee e proposte utili.
* Victor Poppi sabato 7 aprile 2018 11:45:00 CEST
Segnalo notizia interessante che, purtroppo, ancora non ci coinvolge come Frazione di CdP.
Lavorando sulla Governance e, soprattutto, allargando alle Frazioni come Punta Ala l’attenzione ad una mobilità ciclo pedonale in sicurezza, si potrebbe puntare alle 5 ruote di FIAB, che rappresenterebbe il Top per un Comune Ciclabile.
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA NELLA GUIDA DEI COMUNI CICLABILI D’ITALIA: BANDIERA GIALLA 2018 PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE. OTTIENE 3 RUOTE, su una scala di 5.
Link alla Guida, cercare pagine 112 e 113:
http://www.comuniciclabili.it/wp-content/uploads/2018/03/GUIDA-ComuniCiclabili-Italia-2018.pdf
http://www.comuniciclabili.it/guida-2018/
* Salvatore Sardosabato 7 aprile 2018 15:02:00 CEST
Forse non è il mezzo più corretto, ma anche districarsi tra tutti questi indirizzi non è facile. Per rendere credibile il nostro lavoro abbiamo bisogno quella che gli inglesi chiamano killer application.
Come e’ anche emerso dalla nostra assemblea molte iniziative utili e sentite, come raggiungiamo il porto dal gualdo, ecc passano dalla disponibilità di una ciclopista tra il campeggio e il porto.
Come abbiamo detto ormai quasi alla nausea, il tracciato non presenta grandi difficoltà. Il primo tratto campeggio -piastrone è già tracciato ed e’ da ripulire da arbusti alberi caduti e segnalarlo in modo adeguato. Il secondo tratto necessità di più lavoro. Infatti occorre attraversare il fosso del piastrone e costruir ex novo un percorso ne bosco sino ai bagni quadrifoglio. Li forse occorrerà creare un fondo adeguato magari con dei rotoli di legnetto o similari per dare consistenza alla pedalata. Un ulteriore breve tratto sino all’imbocco di via della dogana occorrerà utilizzare la provinciale magari prevedendo una segnaletica a terra ad hoc. Su via della dogana direi tutto ok salvo l’ultimo tratto che porta alla rotonda del porto dove occorre trovare un midi di canalizzare l’acqua piovana ed evitare che ogni volta che piova si porti via il fondo. Pensate sia una cosa infattibile o eccessivamente onerosa? Io sono a disposizione per discuterne ma sopratutto di mazziniana memoria” pensiero azione”. Salvatore
* Victor Poppi sabato 7 aprile 2018 21:50:00 CEST
Mi associo a quanto scritto da Salvatore Sardo. Tenuto conto dei tempi, purtroppo, non brevi per la realizzazione della pista ciclo/pedonale, bisognerebbe coinvolgere attivamente il Comune di Castiglione della Pescaia affinchè rendesse fruibile per intero il vecchio tracciato di Via della Dogana da Pian d’Alma al Porto. Semplicemente ripulendolo e spianandolo dal sottobosco e costruendo la passerella sul Fosso del Piastrone. Comprendo che un Ente Pubblico sia obbligato a fare ogni intervento rispettando tutti i sacri crismi previste dalle Leggi, ma quello che chiediamo è un semplice ripristino di un vecchio tracciato esistente.
* Victor Poppi martedì 17 luglio 2018 22:35:00 CEST
Da questo articolo su il Tirreno pare che il Ministero stia aspettando dalla Regione lo studio di fattibilità per autorizzarne il finanziamento. Sarebbe interessante riuscire a coinvolgere l’amministrazione affinché ci aggiorni in merito.
* Victor Poppi martedì 17 luglio 2018 23:18:00 CEST
* In seguito alla richiesta di chiarimenti ci viene riferito che i livelli di progettazione sono tre: fattibilità, definitivo, esecutivo. Il piano di fattibilità è l’embrione sul quale viene approvato prima il progetto definitivo e poi quello esecutivo. Noi a Castiglione abbiamo il progetto definitivo.
Stiamo provando ad organizzare un incontro di aggiornamento.
* Comunità di PuntaAla giovedì 19 luglio 2018 17:34:00 CEST
Manca il progetto esecutivo: lo si può avere per tratti specifici, ad esempio fra i campeggi e Punta Ala? Per provare a favorirne la realizzazione …