Alessandro Marzocchi
1 anno fa Condividi |
Lunedi 12 agosto 2019 H 15,45
(articolo e foto di Diletta Ciacci, che inizia la collaborazione con noi. Per altri riferimenti sull’argomento, si veda I castelli di Maremma, 2019 ed anche I castelli di Maremma: isole nel mare del tempo)
Castelli e torri della Maremma medievale
Un patrimonio storico da valorizzare
Domenico Aleotti ospite di eccezione per l’evento organizzato da Comunità di Punta Ala
Un salto nel passato attraverso un affascinante percorso tra le torri e i castelli, che ancora mantengono e preservano la memoria di una Maremma medievale. E’ stato questo il tema di un incontro aperto al pubblico, organizzato dall’associazione Comunità di Punta Ala nella sala della delegazione comunale presso il complesso Il Gualdo, introdotto dal vice presidente dell’associazione Francesco Verrienti e che ha contato la presenza di un ospite d’eccezione: Domenico Aleotti, ex sceneggiatore ed appassionato di storia locale, che ha illustrato un percorso fotografico in Maremma snodato attraverso numerosi borghi, grazie alle foto scattate dall’amico Sergio Marchegiano.
Figlio di genitori emiliani, ma nato e cresciuto a Genova, la scelta di Comunità di Punta Ala non poteva che ricadere su Aleotti, che, pur reputandosi semplicemente una persona curiosa, dopo esser rimasto incantato dai paesaggi maremmani 35 anni fa, ha iniziato ad avviare una profonda ricerca sull’origine dei borghi più affascinanti e ricchi di storia del territorio.
“La prima volta che sono stato in Maremma, sono rimasto profondamente colpito dal paesaggio grossetano. D’altronde anche Calvino ne rimase estasiato e non è un caso che abbia scelto il borgo di Castiglione della Pescaia come luogo di ritiro. Dopo un’esperienza lavorativa come sceneggiatore, che mi ha permesso di collaborare anche con registi del calibro di Rosselini, ho iniziato a coltivare una passione per l’equitazione che mi ha portato a Punta Ala e in Maremma, dove ho avuto la possibilità di conoscere una grande donna, Anna Maria Spada dell’azienda Marruchetone di Roselle, che dispone di una libreria fornita di oltre 700 volumi, comprese le raccolte di poesie e composizioni di poeti di spessore come Attilio Bertolucci. E’ proprio grazie alla signora Spada, che gestisce la scuola di equitazione Ciam, e alla sua libreria che ho potuto approfondire la storia dei borghi della provincia di Grosseto e saziare la mia curiosità”.
Un interesse che Aleotti ha potuto condividere con l’amico Sergio Marchegiano, purtroppo scomparso a settembre dello scorso anno, ma che, durante le varie escursioni a spasso per il territorio, aveva immortalato con la propria macchina fotografica scorci affascinanti di castelli e di antiche fortificazioni erette in Maremma dalle nobili famiglie medievali come Adobrandeschi, Corsini o Gherardesca.
Nella foto: Paola Marchegiano, sorella di Sergio, con Domenico Aleotti.
“Sergio Marchegiano era un geologo, innamorato di Punta Ala ma con la passione per la fotografia. E’ grazie a lui e alla sua famiglia che ha messo a disposizione l’archivio fotografico, se stasera possiamo visionare le testimonianze storiche che purtroppo non sono giustamente valorizzate dai comuni. In Maremma si contano ben 54 castelli: alcuni di questi rappresentano il cuore del borgo, come nel caso di Gavorrano, altri invece sono al di fuori del paese, come a Scarlino”.
Sorge quindi la domanda spontanea sul castello preferito da Aleotti. “Personalmente preferisco quelli che si avvicinano all’immagine fiabesca che avevo da bambino. Se dovessi sceglierne uno, la mia scelta ricadrebbe di sicuro sul castello Triana di Roccalbegna, anche se non disdegno i manieri simili a quello di Scarlino”.
Durante la serata Aleotti ha introdotto e saziato alcune curiosità dei presenti sulla storia di molti paesi della provincia: da Scarlino, Gavorrano o Castiglione, fino a Giuncarico, Montemassi, Roccatederighi, Sassofortino, Gerfalco, Casal di Pari, Roccalbegna, Sorano e Capalbio, tanto per citarne alcuni, vista la numerosa lista di scatti e scorci realizzati nei paesi della Maremma.
Il pubblico presente, dopo un incontro realizzato già lo scorso anno dall’associazione Comunità di Punta Ala, si è dimostrato entusiasta.
“Non conoscevo alcuni borghi, che sono stati presentati questa sera. Di sicuro l’evento mi ha incuriosito – dichiara una signora – per cui non escludo di poterli visitare a breve”.
“Mi sarebbe piaciuto conoscere la storia in modo più approfondito – dichiara un altro presente- delle figure e delle persone che vi vivevano e dei lavori che queste facevano all’epoca”.
“L’incontro – aggiunge un’altra signora – è stato molto interessante, spero che ne seguiranno altri sull’argomento”.
L’associazione Comunità di Punta Ala prevede una mostra sul tema.
“Nel 2007 – dichiara Vladimiro Capecchi, collezionista di cartoline e documenti storici della Maremma, nonché consigliere del gruppo tradizioni popolari che cura il periodico “La Sentinella del Braccagni” – è stata allestita una mostra a Batignano, attraverso l’installazione di 13 pannelli che riguardavano proprio il tema dei castelli della Maremma. Ho proposto all’associazione di organizzare un percorso tematico, vista la partecipazione del pubblico presente”.
Resta quindi unanime l’idea che il territorio della Maremma debba essere maggiormente valorizzato anche con incontri divulgativi. Aleotti e lo stesso vice presidente dell’associazione, Francesco Verrienti, concordano sulla possibilità che il futuro del turismo in Maremma possa prevedere anche sentieri e itinerari storici attraverso i borghi.