Alessandro Marzocchi
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domenica 5 maggio 2019, h 21
associazione
COMUNITA’ di PUNTA ALA
Verbale dell’assemblea ordinaria del 20 aprile 2019, Punta Ala, Gualdo delegazione comunale, dalle 18 alle 19,45. approvato dal direttivo con scambi via mail.
Intervenuti.
Berni Daniele, Boeddu Emanuele, Bucciarelli Antonio (per delega a Marchegiano Paola), Canossi Barbara, Cattaneo Patrizia (per delega a Lessi Renato), Cecchinelli Andrea, Del Sasso Gian Paolo, Del Sasso Lanfranco, Dodi Maria Antonia, Dragonetti Lucio e Giovannetti Luisa (per delega a Lessi Renato), Grossi Alberto (dalle 19,10), Fabiani Mario (per delega ad Emanuele Boeddu), Lessi Renato, Marchegiano Paola, Marzocchi Alessandro, Pelosini Giuliano, Poppi Victor,
per l’approvazione del bilancio al 31.12.2018 sono intervenuti anche Di Mase Valfredo, Giorgio Fontana (per delega a Canossi Barbara), Gennaro Mirella, Sabatini Anna Luisa (per delega a Canossi Barbara), Rusconi Clerici Giulia.
Presiede l’assemblea Alessandro Marzocchi.
Relazione.
Anticipata ai soci via mail inviata a fine marzo, pubblicata all’indirizzo https://www.comunitadipuntaala.it/infodiscs/view/118
Dibattito.
Polo, raccolte fondi. Maria Antonia Dodi ha chiesto se la raccolta fondi sia prevista soltanto per il polo oppure anche per altri scopi e se vi sarà un controllo sulla destinazione di quanto raccolto.
Marzocchi precisa che la raccolta fondi è uno strumento utilizzabile per ogni obiettivo che COMUNITA’ ritiene interessante, polo od altri; ricorda che il torneo di polo è in corso di svolgimento, come tutti possono vedere e che gl’importi saranno messi a disposizione di chi ha organizzato l’evento cui vanno meriti e responsabilità.
Sul punto, Valfredo Di Mase ha affermato che l’associazione deve impegnarsi nel perseguire il suo scopo – valorizzare, rilanciare Punta Ala – dichiarandosi contrario ad altre azioni quali raccolte fondi.
Posizioni analoghe ha sostenuto Victor Poppi, ricordando le poche risorse disponibili, sia economiche che di persone.
Anche Roberto Fusco ha manifestato opinioni simili a quelli di Di Mase, pur apprezzando l’impegno in favore del polo, definendo l’azione di COMUNITA’ come positiva opera da rompighiaccio.
Mirella Gennaro vede l’associazione come un supercondominio, vorrebbe più coordinamento e minore dispersione, ritiene che raccogliere fondi sia estraneo all’attività associativa.
Voti.
Le proposte presentate sono state approvate, in particolare:
sono stati approvati il bilancio al 31.12.2018 ed il programma di previsione (unanimità).
sono stati eletti nel direttivo Emanuele Boeddu e Gian Paolo Del Sasso (unanimità).
è stata approvata la proposta di aprire una raccolta fondi pubblica a favore del torneo di polo con versamento iniziale di € 500 da parte di COMUNITA’ (unanimità).
è stata approvata la raccolta fondi in favore di Huntigton onlus (un voto contrario e due astensioni).
Prima di chiudere l’assemblea, Marzocchi invita l’associazione a prepararsi ad una nuova guida, anticipando che non si presenterà al rinnovo cariche previsto fra un anno; ha spiegato di considerare il ricambio come cosa fisiologica e come verifica della validità del progetto: se è buono andrà avanti anche con altri, sotto la cui guida ha assicurato disponibilità a lavorare, se richiesto.
Commenti (4)
Carla Felici 1 anno fa
Mi piace molto la definizione di ‘Supercondominio’ suggerita da Mirella Gennaro per l’Associazione.
Per favorire la coesione e il coordinamento di questo ‘supercondominio’ sarebbe quindi necessaria una figura simile all’agente immobiliare, ovvero all’Amministratore di condominio, che favorisca le relazioni sociali, gli incontri fra la domanda e offerta delle necessità dei condomini e relativa soluzione dei problemi.
Questo compito di “agente sociale” che dovrebbe lavorare al fine di costruire la “Comunità di Punta Ala”, potrebbe essere affidato all’amministratore del condominio più grande o all’agente immobiliare che vanta il maggior numero di contatti. Alternativamente e forse meglio, a un volontario che, al di sopra delle parti e degli interessi e ad esclusivo beneficio della Comunità, si adoperi per il fine descritto sopra.
Ma per la costruzione di una Comunità, oltre che l’istituzione di un agente sociale, la promozione dell’Associazionismo e gli incontri culturali o ricreativi organizzati, sarebbe necessaria anche una “piazza”: un luogo fisico baricentrico dove la Comunità si possa incontrare anche liberamente e casualmente.
Questa “piazza”, considerati i diversi e rispettivi limiti della piazzetta del Porto, del piazzale della Chiesa e degli altri piazzali adibiti a parcheggi (e non potrebbero essere -logisticamente intesi- nient’altro), la vedrei realizzabile nel Pratone del Gualdo, punto di convergenza dei numerosi condomini omonimi (ovvero del più fitto nucleo abitativo) con accesso diretto alla Galleria (Piastra) e relativi bar, negozi e strutture (qui più numerose e concentrate che altrove in Punta Ala). Del resto, la stessa Piastra dà un po’ l’idea di un surrogato di “corso” cittadino.
Affinché il Pratone adempia allo scopo sarebbe però necessario un suo restyling (per il quale si potrebbe lanciare un bando di concorso fra gli eventuali architetti di parchi/giardini puntalini), che contempli le seguente esigenze:
1) Più ombra (piantare più pini/alberi)
2) Parco giochi per bambini degno di tale nome e che diventi una vera e propria attrattiva
3) Attrezzature/giochi per ragazzi adolescenti (idem come sopra)
4) Panchine in cerchio attorno a fontana/piazzetta/aiuola
5) Accesso diretto e ampio alla Piastra così da diventare un tutt’uno
Le domande a cui al momento non saprei rispondere, per la realizzazione di quanto sopra, sono:
a) Il Pratone del Gualdo è pubblico? Potrebbe essere preso in gestione/baratto amministrativo dall’Associazione?
b) Quali potrebbero essere gli interessi privati contrari ad uno sviluppo in tal senso del Pratone? Ad es. i proprietari degli appartamenti/giardini circostanti per timore del chiasso/rumore?
c) Si potrebbe fare un sondaggio per capire se una tale proposta interessi qualcuno?
Quello che so di sicuro è che senza un serio restyling il bel Pratone rimarrebbe quello che è: luogo normalmente deserto e d’incontro privilegiato del giovedì pomeriggio e della domenica solo per il personale di servizio di una Comunità inesistente, dal quale dovremmo tuttavia prendere esempio e indicazione dell’unico luogo in cui poter realizzare la “piazza” mancante a Punta Ala.
Carla Segoloni Felici Alessandro Marzocchi 1 anno fa
Carla, grazie per il contributo al quale rispondo con opinioni personali.
Per fare servono persone che fanno e soldi, mi riferisco all’agente sociale.
Si potrebbe fare un sondaggio? Non vedo controindicazioni, salvo quella di non mettere sul fuoco troppa carne in contemporanea, ricordo che fra i soci è in sperimentazione un sondaggio sulla qualità della connessione telefonica, il cui avvio verrà ufficializzato fra due giorni.
A parte questo, per il sondaggio che proponi ritengo utili un paio di domande preliminari:
(i) vorresti una “piazza” di ritrovo a Punta Ala? Meglio, precisando le caratteristiche desiderate, come hai fatto.
(ii) se si, quale ritieni sarebbe il luogo più adatto?
All’esito delle preferenze emerse si procede a verificare il luogo preferito, Pratone Gualdo od altrove.
Chiederò al direttivo di manifestare la sua opinione.
Carla Felici 1 anno fa
Buongiorno Duccio, dalla tua tisposta e dal tuo esempio di sondaggio deduco che non mi sono spiegata bene.
Quello che intendevo come ‘piazza’ -per modo di dire- è semplicemente un luogo baricentrico di incontro per tutte le generazioni: parco giochi per bambini, attrattive sportive per adolescenti e parco ospitale per genitori e nonni. Per adempiere meglio a tale funzione il pratone del Gualdo necessiterebbe solo di un restyling; del resto leggo che un parco giochi per bambini e campi sportivi per ragazzi sono anche nell’elenco delle priorità appena pubblicato. Cordialmente, Alessandro Marzocchi 1 anno fa
Carla, intendevo quello che hai precisato.
Per realizzare la tua proposta serve qualcuno che lavori in questa direzione e non soltanto nel periodo estivo, a titolo personale la condivido ma il mio tempo è assorbito da altro ed il direttivo, che ho coinvolto come promesso, ha opinioni diverse dalle mie.
Grazie per il contributo ad un dialogo aperto, mi piacerebbe che avvenisse più spesso.
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